I mici, la struttura e le procedure gestionali
All’interno del rifugio “Gli Amici di Poldo” vengono accolti e ospitati gatti di ogni età e in ogni condizione sanitaria, provenienti prevalentemente dai comuni della zona del Basso Friuli. Si tratta di felini che possono essere stati abbandonati e/o trovati feriti o in difficoltà; possono essere stati ceduti all’associazione da proprietari impossibilitati a tenerli con sé oppure possono provenire da situazioni particolari segnalateci dai servizi sociali o dalle forze dell’ordine.
COM’E’ ORGANIZZATA LA STRUTTURA
La struttura è suddivisa in diverse aree.
Una di esse è adibita ad una sorta di gattile sanitario, ovvero il luogo di accudimento dei gatti bisognosi di interventi e quindi di una vera e propria degenza sanitari sotto terapia, in degenza o dei gatti nel periodo di pre e post-sterilizzazione. In quest’area vengono collocati sia mici domestici a cui trovare adozione, sia gatti liberi che verranno successivamente rilasciati nella colonia felina di provenienza. Vi è poi il rifugio, ovvero il reparto dei mici domestici, già sterilizzati e da adottare: ve ne sono di ogni colore e di ogni età, tutti bisognosi di trovare una famiglia amorevole. Vi è poi l’oasi che ospita sia gatti non liberabili sul territorio – ovvero quei felini per i quali, per motivi di salute (insufficienza renale, diabete, zoppie, malformazioni, cecità, pregresse fratture ecc.) o per anzianità, le speranze di trovare un affido sono poche – sia un folto gruppo di mici selvatici o semi-selvatici, difficilmente adottabili a causa della loro tempra.
Tutte le aree sono attrezzate o con gabbie da degenza, o con cucce, casette di legno, complementi di arredo, giochi e tiragraffi e hanno la possibilità di uscire ed entrare liberamente.
L’Associazione dispone infine di un’altra area virtuale costituita da una rete di volontari e collaboratoti che stallano e accudiscono le cucciolate almeno fino a quando possono essere vaccinate (dai 2 mesi in poi, se in buona salute). Molto spesso si tratta di cuccioli indesiderati di gatte domestiche non sterilizzate.
In particolare, la struttura dispone di una stanza di circa 25 metri quadrati e di una stanza più piccola adiacente e comunicante con la precedente. Entrambe le stanze sono dotate di ampie finestre che si affacciano su un grande giardino esterno adibito ad oasi felina, interamente recintato, e al quale i gatti possono accedere attraverso una gattaiola di collegamento. L’area esterna è provvista di manto erboso, casette, ripari di vario tipo, tavoli e panche, nonchè di svariati punti di abbeveramento e distribuzione del cibo.
Sia all’interno che all’esterno delle stanze sono stati posizionati giochini sospesi e/o a terra, mensole, ripiani e tiragraffi mentre all’esterno dell’oasi, in una diversa zona del giardino, sono state collocate delle strutture “a box” di ampie metrature e che ospitano famiglie di gatti raggruppati a seconda delle situazioni e dell’iter della profilassi a cui sono stati sottoposti (felini al primo vaccino, felini solo testati, felini a cui somminitrare il primo o il secondo vaccino ecc). Anche all’interno di queste strutture sono presenti giacigli, giochi, tiragraffi oltre alla lettiera e alle ciotole del cibo e dell’acqua. La struttura interna è dotata di impianto di riscaldamento ed è presente un sistema di ventilazione ancorchè dall’impatto limitato.
GESTIONE DELLA STRUTTURA E MODUS OPERANDI
Le pulizie vengono effettuate in orari diversi, a volte le mattine a volte i pomeriggi, a seconda dei turni di lavoro dei volontari. Ciotole e lettiere vengono lavate, disinfettate e cambiate quotidianamente.
La struttura accoglie emergenze sia diurne che notturne e ciò è reso possibile dalla presenza costante di un referente la cui abitazione è attigua alla struttura. Inoltre, a 5km di distanza dalla sede dell’Associazione è presente una clinica veterinaria privata che garantisce un servizio di intervento 24/24.
Quando un felino in difficoltà viene affidato al centro, a seconda dell’apparente gravità delle sue condizioni, viene portato subito in clinica oppure, laddove fossero presenti patologie o traumi giudicabili di secondaria importanza, si attende il veterinario della struttura che garantisce visite giornaliere anche nei giorni festivi.
Infine, se al termine della degenza il felino è liberabile, lo stesso viene reimmesso nella colonia di appartenenza se ne esiste una, altrimenti rimane presso l’oasi dell’associazione in attesa di adozione.
La struttura dispone di gabbie tradizionali di 0,80×0,6 cm, utilizzate per ragioni sanitarie, per la degenza o anche per inserire un nuovo arrivato. Ogni nuovo inserimento in un contesto in cui sono presenti già diversi gatti viene sempre fatto previo periodo di adattamento. Dopo alcuni giorni di adattamento e dopo aver verificato le condizioni di salute del felino, lo stesso viene liberato lasciando la gabbia aperta e osservando contestualmente la modalità di interazione tra lo stesso e i gatti preesistenti. Se si notano ostilità, si procede con un nuovo periodo di adattamento per poi riprovare un nuovo inserimento.
Presso la struttura entrano ogni anno circa 150/200 gatti e la stagione critica è quella delle nascite, compresa tra aprile e ottobre. La maggior parte dei felini affidati all’associazione viene rinvenuto da privati sul territorio, mentre la percentuale rimanente è imputabile a gatti in difficoltà appartenenti alle colonie feline disseminate nei comuni convenzionati con l’associazione (unicamente per la sterilizzazione).
Per quanto attiene le sterilizzazioni, le operazioni vengono effettuate da un veterinario privato, pur esistendo la possibilità di appoggiarsi a diverse cliniche geograficamente vicine. Il felino interessato dall’intervento in questione permane presso la sede per 3 – 5 giorni dopo l’intervento, salvo diversa prescrizione veterinaria, al fine di verificare la totale ripresa fisica e di poterlo poi liberare sul territorio di provenienza se e soltanto se non presenta problemi non compatibili con la vità in libertà. Ad ogni animale sterilizzato viene asportato un minuscolo lembo dell’orecchio e contestualmente gli viene applicato un microchip, poi inserito nella Banca Dati Regionale dal veterinario.
Per quanto riguarda infine le adozioni, i gatti vengono affidati obbligatoriamente previa sterilizzazione (o, nel caso di gattini al di sotto dei 5 mesi di età, previo obbligo tassativo di provvedere alla sterilizzazione chirurgica appena raggiunta l’età opportuna) a persone che, a giudizio dell’associazione, siano considerate idonee.
Ogni gatto viene affidato dopo esser stato sottoposto a:
- Un’accurata visita da parte di un veterinario
- Un trattamento antiparassitario per parassiti interni ed esterni
- Se giudicato vaccinabile a seconda dell’età, test e vaccinazioni o richiami per le malattie più comuni
- Un intervento di sterilizzazione, se sufficientemente adulti (dai 6 mesi)
- Ad ogni adottante viene consegnato Il libretto sanitario in cui è riportata la storia clinica
All’adottante viene chiesto di compilare una scheda di adozione del gatto, in cui si impegna a restituire l’animale laddove sorgessero difficoltà o problemi imprevisti.